
Pietro Sorano.
Fotografia.
Nell’ormai lontano 2005 decisi di farmi tatuare due forze che, allo stesso tempo, vivevano in antitesi e in simbiosi dentro me, parti indissolubili del mio essere: L’Ombra e la Luce.
Ero soltanto un cantautore che cercava le parole adatte, utili ad esorcizzare attraverso la musica questa affascinante dicotomia e connivenza tra nero e bianco, male e bene, odio e amore.
Le immagini, invece, hanno sempre occupato un posto speciale nel mio cuore, sin dal momento in cui, da bambino, osservavo mio padre armarsi di un oggetto particolarmente prezioso con il quale – mi raccontava – poteva fabbricare ricordi e viaggiare nel tempo.
Ed è proprio il tempo, col suo trascorrere inesorabile e crudele, che ha acuito le Ombre e le Luci dentro me, rendendo i contrasti insostenibili, costringendomi a cercare e finalmente a trovare una soluzione, una sorta di placebo per i mali dell’anima: la Fotografia.
Vorrei che tra queste righe scorresse almeno un po’ della forza travolgente che pervade i miei sensi ogniqualvolta avvicino l’occhio destro al mirino della macchina fotografica.
Solo per consentirVi di sfiorarla, di saggiarne la consistenza quasi materica.
Fotografare è un’esigenza posta a tutela della mia salute psico-fisica, una questione di vita o di morte direbbe qualcuno. E forse avrebbe ragione. D’altronde anche vita e morte, a loro volta, non sono altro che Luce e Ombra.
Ho deciso così di abbandonare una professione che esercitavo da oltre vent’anni, ad alti livelli e con ottimi guadagni, per fare un salto nel buio, nell’ignoto, nell’Ombra, ma con la consapevolezza e la gioia di poter condividere con Voi quanto di buono possa riuscire a scrivere con la Luce che resta e che per fortuna persiste, anche in un mondo così depresso, pieno di pandemie, di guerre e di psicopatici.
Eh si, ce ne sono tanti in giro, ve lo assicuro.
Tutti con la sindrome del bianconiglio. Mi piacerebbe capire dove corrono, ma soprattutto dove credono di andare…
Perché allora, mi chiederete, hai scelto proprio la Fotografia di Matrimonio per salvare te stesso e il mondo dall’oblio? Domanda sacrosanta. Parliamone.
In questa vita terrena l’unica cosa che conta davvero o per cui ha senso combattere è l’Amore. La massima espressione di questa grande magia che ci rende umani è la Famiglia. Voi che scegliete di costruirne una siete coraggiosi e avete tutta la mia ammirazione.
Il Vostro Amore, perché di Amore si tratta se avete deciso di unirVi in Matrimonio finché morte non Vi separi, è Luce, quella di cui abbiamo tutti un disperato e imprescindibile bisogno. I Vostri sorrisi, le Vostre lacrime, i Vostri abbracci, le Vostre emozioni, tutto di quel giorno si tramuterà in Luce e farà parte di un racconto più grande, che riguarda un’intera Società, quella che consegnerete ai Vostri figli e alle future generazioni. Cosa c’è allora di più importante da fotografare della nascita di una nuova famiglia? La riposta è tutta qui. Non è filosofia spicciola, ma una riflessione fortemente radicata nella realtà. Non Vi parlerò delle mie esperienze lavorative nel settore o dei riconoscimenti ottenuti. Queste informazioni, se interessati, potrete recuperarle agevolmente navigando sul sito o cercando nel web.
Ciò che invece mi rende felice è che siate giunti fino a questo punto della lettura. E’ indicativo, oltre che della pazienza di cui Vi ringrazio, dell’esistenza di un sottile filo conduttore che lega la nostra idea di Matrimonio e l’importanza che sappiamo riconoscere alle Fotografie, ovvero ai ricordi del Vostro giorno più bello.
Non mi sono mai presentato a un Matrimonio con l’intento di scattare Fotografie che si limitino al racconto.
L’obiettivo è sempre stato, e sempre sarà, quello di consegnarVi una piccola opera d’arte, una creazione di cui sarete certamente protagonisti, ma che filtrerà la realtà esibendo la mia personale interpretazione delle vostre emozioni.
Ecco perché essere scelto per un compito così delicato rappresenta, oltre che un onore, un’immensa responsabilità.
Del resto, credo siano soltanto le Fotografie ad aver diritto di parola su di me. Saranno le mie Ombre e le mie Luci, che interpretano le Vostre Ombre e le Vostre Luci, a convincerVi o a farVi fuggire a gambe levate.
Pertanto, se ne avete ancora voglia, andate alla sezione “Shadows and Lights”, quello sono io. Tutte le Fotografie esposte sono state realizzate e sviluppate dal sottoscritto, niente barbatrucchi o scatti di terzi.
Se non Vi piaccio c’è poco da discutere, non posso obbligarVi a scegliermi come Fotografo, ahimè! Ma posso pensare egoisticamente che state commettendo un grosso errore? (Sto esagerando, ne sono consapevole, ma lasciate che condisca il discorso con un po’ di amor proprio, abbiate ancora pazienza).
Se invece trovate le mie elucubrazioni mentali interessanti, sappiate che durante il giorno del Vostro Matrimonio, poiché Vi siete già imbarcati in mesi, se non anni, di stress per l’organizzazione, pretendo che siate felici, che Vi dedichiate esclusivamente al sorriso, che dimentichiate di essere adulti per tornare bambini, che ignoriate i parenti che si lamentano del banchetto a cui gentilmente sono stati invitati o del tavolo a cui siedono perché hanno antipatia verso un commensale, che abbandoniate la mamma o il papà con l’ansia che tutto vada liscio come previsto, perché loro si sono già sposati e ora tocca a voi!
E poi no, non andrà tutto esattamente come da tabella di marcia, e il bello è proprio questo! Immaginate che noia, altrimenti. Consentitemi di scrivere la vera Luce che è in Voi, di farne parte, di interpretarla al meglio affinché possa essere resa indelebile nelle Vostre Fotografie.
E mi raccomando, non fate mica i depressi, perché altrimenti forse non era il caso di sposarsi. Cosa ne pensate?
Detto questo, Vi ringrazio dell’attenzione e della pazienza.
Spero possiate trovare le Fotografie, uniche vere protagoniste, di Vostro interesse e in sintonia con le Vostre Ombre e le Vostre Luci.