Cari promessi sposi,

scegliere il fotografo che dovrà creare i ricordi del vostro giorno più bello può rivelarsi un’impresa alquanto ardua. 

In effetti oggi ogni città può contare su centinaia di fotografi che esercitano o meno la professione e che si occupano di fotografia matrimoniale.

In quella che è ormai anche la mia città, Modena, se fate un ricerca su “pagine gialle” in questo momento ne trovate ben 162, e io non sono nell’elenco, non mi piacciono gialle le pagine, le preferivo di un altro colore, pertanto sono 163.

Vi sposerete per la prima volta?

Immagino di si, ed è la prima e unica volta, per giunta. Potrebbe sembrare una battuta o un gioco di parole, ma è un’affermazione molto seria, perché vuol dire che tutte le scelte che farete per realizzare quello che avete sempre sognato per il vostro matrimonio, le farete una volta sola e senza alcuna conoscenza di un mercato molto complesso e come tale ricco di insidie.

È normale non abbiate l’esperienza di un fotografo o di una wedding planner, ma anche che siate disorientati e bisognosi di certezze.

Vi trovate nel bel mezzo di un guazzabuglio di informazioni racimolate qua e là perdendosi nei meandri del web, informazioni spesso inutili perché parlano esclusivamente il linguaggio del prezzo. Risultato? Siete nel pallone più di prima.

Anche il tempo è nemico. Si, perché organizzare un matrimonio richiede tempo, e in una società che viaggia a velocità schizofreniche nessuno può permettersi il lusso di dedicare troppo tempo alle scelte, anche a quelle importanti come questa!

Gran parte del vostro tempo, infatti, è già proprietà di terzi, del datore di lavoro ad esempio che lo acquista versando lo stipendio, ovvero pagando il prezzo del tempo che gli dedicate.

A peggiorare le cose ci si mette pure la pazienza. Si, perché oggi non sappiamo più attendere. E sapete perché? Esatto, sempre per lo stesso motivo: non abbiamo tempo. Tutto e subito. Basti pensare che il successo planetario di un’azienda come Amazon è dovuto all’idea geniale di vendere tempo, più che prodotti. Siamo disposti a pagare anche qualcosina in più pur di possedere l’oggetto dei desideri entro 24 ore, anche la Domenica! Davvero geniale.

Vivere alla velocità della luce ci costringe a scelte non ponderate, ad acquisti frenetici, a errori di valutazione che presentano un conto molto salato, molto più del prezzo che avremmo pagato se solo avessimo avuto più tempo e modo di riflettere.

Il mercato dei matrimoni non è esente da questa velocità patologica.

Succede così che anche voi, a meno che non siate ricchi ereditieri, avete poco tempo per scegliere, anche chi dovrà immortalare il vostro matrimonio, e che affidiate la scelta alle soluzioni più utilizzate, quelle che velocizzano i tempi e che credete possano ridurre il margine d’errore, quelle che hanno già funzionato per tante altre coppie…

Ma è proprio così che si commette l’errore più grave, ovvero quello di abbandonare o delegare una scelta che dovrebbe essere soltanto vostra.

Di quali soluzioni si tratta? Eccole qui:

– Il Passaparola;

– Il Mercato digitale del pesce;



Sbirciamo un po’ all’interno di queste soluzioni e cerchiamo di capire insieme se fanno al caso vostro.



– Il Passaparola.

Paradossale che uno come me, un fotografo, vi parli del “passaparola” come una soluzione da cui è preferibile stare alla larga, dato che anch’io ne raccolgo i benefici ogni anno assumendo, grazie a questo meccanismo, diversi incarichi. Ma andiamo avanti e capirete perché.

Il passaparola, da sempre, è lo strumento di marketing più potente, il più efficace. Non c’è investimento in pubblicità che possa eguagliare i risultati di questo meccanismo infallibile. Se dovete acquistare un determinato prodotto, vi fidate più della pubblicità o del consiglio di una persona di cui avete piena fiducia? Domanda retorica.

La macchina infernale del passaparola è inarrestabile e si insinua nelle nostre menti rendendole succubi dell’unica scelta possibile, senza se e senza ma.

Ma a chi è utile il passaparola?

Se è uno strumento di marketing, evidentemente, è utile anzi indispensabile per le aziende.

Anche per me che sono al lato opposto della vostra ricerca.

Voi però state cercando semplicemente un fotografo, oppure un qualsiasi altro servizio o prodotto per il vostro matrimonio. E non siete, fino a prova contraria, un’azienda…

Se per un’azienda il passaparola si traduce in clienti e fatturato, qual è il beneficio per voi?

La realtà è che ci affidiamo spesso al passaparola perché abbiamo bisogno di limitare il rischio di fare scelte sbagliate o non condivise dalla cerchia di persone a noi vicine, di costruire certezze attorno all’idea che abbiamo di prodotto o servizio di qualità.

E la fede nel passaparola è tanto maggiore quanto più sconosciuto è il prodotto o servizio di cui abbiamo bisogno.

Il problema però non si limita alla sola scelta dettata dal passaparola, ma si estende alle relative conseguenze.

È molto frequente infatti che, ancora prima di scegliere, i promessi sposi abbiano già in mente il nome di un professionista quotato in città a cui potersi rivolgere. Il passaparola positivo su di lui, nel corso degli anni, gli ha consentito meritatamente di occupare una posizione e un ruolo di riferimento sul territorio. Pertanto è chiaro che il suo nome è sinonimo di certezza e garanzia di qualità. Probabilmente è un professionista che assume incarichi per più di 60 matrimoni l’anno e bisogna prenotarlo con largo anticipo, oppure ha già fotografato il matrimonio di amici e pertanto i futuri sposi lo conoscono, l’hanno visto materialmente all’opera, o semplicemente è stato consigliato da qualcuno in cui viene riposta piena fiducia. Come se non bastasse è onnipresente sui social e su tutti i portali dedicati agli sposi con centinaia di recensioni positive… tutte rigorosamente a 5 stelle.

Come fanno gli sposi a scegliere un fotografo diverso da questo che, attraverso il meccanismo del passaparola, rappresenta una scelta quasi obbligata in un mondo pieno di interrogativi senza risposta e di cui si conosce poco o nulla?

Se vi riconoscete in questi sposi, quasi certamente, come altri prima di voi, imiterete la loro scelta, anche se incontraste altri 1000 fotografi che fanno più al caso vostro. Ed è normale sia così, è comprensibile.

Ma siete proprio così sicuri sia la scelta giusta?

State trattando la scelta del fotografo alla stregua di quelle che fate su Amazon, quando prima di acquistare un qualsiasi prodotto cliccate su “recensioni” per leggere cosa dicono altri utenti che hanno già acquistato.

C’è una differenza sostanziale però, che vi consiglio di valutare molto attentamente e riguarda proprio ciò che state acquistando: le fotografie, i ricordi del vostro giorno più bello.

Ho alcuni colleghi molto bravi e assolutamente meritevoli dei benefici del passaparola, che assumono incarichi per più di 60 matrimoni l’anno, ma che, di conseguenza, non riescono a garantire a tutte le coppie la presenza durante il giorno del matrimonio. Operano solitamente in team, ovvero avvalendosi di un gruppo di fotografi più o meno esperti che garantiscono il servizio anche in caso di assenza del fotografo titolare dello studio. Grazie al team, infatti, riescono ad assumere più incarichi per matrimoni celebrati nella stessa giornata (su questo aspetto torneremo a breve).

Il team del fotografo principale è spesso costituito da altri fotografi e/o videomakers che prestano il proprio servizio occasionalmente, come secondo lavoro (questo nella maggior parte dei casi, ma esistono ovviamente anche le eccezioni dove i collaboratori del team sono dipendenti dello studio o altri colleghi fotografi professionisti). Per tali operatori, infatti, la fotografia non rappresenta la fonte principale di reddito e normalmente non sono in grado di affrontare spese importanti per dotarsi di attrezzatura professionale.

Apriamo una piccola parentesi sull’attrezzatura. Non è necessario che conosciate i dettagli tecnici di una macchina fotografica o di un obiettivo, ma vi basti sapere che una macchina professionale ha un costo che oscilla mediamente tra i 3.000 e i 7.000 euro e prevede sempre un cosiddetto “doppio slot” per le schede di memoria. Questo perché su una scheda vengono registrati gli scatti realizzati e sull’altra viene effettuato automaticamente il backup di tutto il lavoro! Si, perché non è raro che una scheda di memoria abbia dei malfunzionamenti e se per caso non ne esiste una copia esatta, le immagini del vostro matrimonio rischiano di non vedere mai la luce e vi lascio immaginare le conseguenze…

Siete pronti a correre questo rischio?

È importante, inoltre, sottolineare che un fotografo con così tanti incarichi è ovviamente oberato di lavoro, oltre che durante il periodo “caldo” dei matrimoni, anche successivamente, quando sarà necessario selezionare e post-produrre migliaia e migliaia di immagini (provate a pensare a quante fotografie vengono realizzate in più di 60 matrimoni, se ogni matrimonio può contare su circa 4.000 – 6.000 scatti). Questo, inevitabilmente, costringe il fotografo a velocizzare o automatizzare i processi di lavorazione e rende difficile dedicare la giusta attenzione a ogni singola fotografia. Il tutto, purtroppo, si traduce in una perdita di qualità del lavoro finale che, nonostante l’impegno, potrebbe essere consegnato anche un anno dopo la data del matrimonio, se non oltre.

C’è un ultimo aspetto da valutare attentamente se scegliete di affidare il vostro matrimonio al “passaparola”.

Se avete già dato un’occhiata al sito web del fotografo e avete apprezzato il suo stile fotografico trovandolo perfettamente in linea con i vostri gusti e le vostre esigenze, come vi sentireste se il giorno del matrimonio si presentasse un’altra persona di cui non sapete nulla? Non conoscete il suo stile fotografico, né tantomeno la sua esperienza o l’idoneità dell’attrezzatura in suo possesso.

In sostanza, grazie al “passaparola”, avete scelto un fotografo di quelli consigliati, da prenotare per tempo, che fa più di 60 matrimoni l’anno. Per sincerarvi che fosse la scelta giusta avete visitato il suo sito web e apprezzato il suo stile di lavoro. L’avete conosciuto personalmente e vi ha ispirato fiducia. Ma il giorno del matrimonio dovrete avere a che fare con un’altra persona, con un altro stile fotografico, con esperienza e attrezzatura diverse. Detta in altre parole: non c’è più la certezza di ottenere il risultato per cui avete dato fiducia e pagato il giusto prezzo.

Torniamo per un attimo ad Amazon. Se acquistate un determinato prodotto e il pacco che vi arriva contiene un qualcosa di simile, che non ha le stesse caratteristiche del prodotto inizialmente scelto, cosa fate? Un reso, e Amazon nel gestire i resi è imbattibile.

Se scegliete un fotografo e acquistate il suo stile fotografico, la sua professionalità, il suo buon nome, la sua firma e le sue capacità di ottenere quel risultato tanto apprezzato osservando i suoi lavori e il giorno del matrimonio si presenta uno sconosciuto, cosa fate? Un reso?

I vostri ricordi non possono essere restituiti al mittente, il fotografo, in cambio di ricordi migliori, quelli sperati e per cui avete pagato. Proprio perché sono ricordi e rappresentano momenti già trascorsi, già nella sfera del passato. Non torneranno più, per nessuna ragione al mondo.

Purtroppo tutti questi aspetti vengono sottovalutati nella maggior parte dei casi e la scelta viene effettuata senza porsi troppe domande, ritenute inutili dinanzi alla forza del passaparola, quasi inconsapevolmente, delegando la certezza di un lavoro professionale e di qualità alla bontà di quanto ci hanno raccontato le persone a noi vicine e di cui ci fidiamo, o che hanno già usufruito del servizio, o ancora di ciò che si dice in giro e sul nome di quel determinato professionista.

Devi sapere che un fotografo che lavora correttamente, ma soprattutto eticamente, pubblica sul proprio sito web soltanto le immagini che ha realizzato in prima persona e non quelle dei collaboratori facenti parte del team, o se lo fa ne indica i nomi in apposita sezione a loro dedicata.

Questo per evitare di confondere i futuri sposi sulla tipologia di servizio offerto, ma purtroppo non è sempre così…

Seppure esistono professionisti corretti di cui ho molta stima e che offrono un servizio impeccabile anche se organizzati in team e anche se hanno più di 60 incarichi all’anno, ne esistono molti di più che godono da tempo dei benefici del passaparola, ma che non sono più in grado di offrire un servizio davvero di qualità perché, con la finalità di acquisire più matrimoni grazie a prezzi molto competitivi, si avvalgono di un team costituito in gran parte da non professionisti, sottopagati e in possesso di attrezzatura non idonea (e che dunque mette a rischio il buon esito del servizio stesso) e addirittura utilizzano le fotografie realizzate dai collaboratori sul proprio sito web, spacciandole come proprie. Ma la cosa più grave è che continuano a beneficiare del passaparola anche se il risultato finale è palesemente al di sotto delle aspettative degli sposi. Il passaparola, infatti, è talmente difficile da contrastare che se una coppia risultasse insoddisfatta del servizio fotografico non avrebbe nemmeno il coraggio di farlo presente, si sentirebbe sola in una platea enorme di coppie pienamente soddisfatte, perlomeno in apparenza, e il proprio giudizio negativo non intaccherebbe in nessun modo il nome del professionista.

Questo è un meccanismo perverso e molto pericoloso perché la combinazione di passaparola e offerta del servizio a prezzi inferiori alla media di mercato, al 90 per cento vi conquisterà, ma sappiate che il rischio di non avere un servizio fotografico all’altezza delle vostre aspettative o di non averlo affatto (del tutto o in parte) è molto elevato.

Il mio intento, voglio essere molto chiaro su questo, non è demonizzare il passaparola o criticare i colleghi che lavorano in team. Ribadisco che il passaparola, fortunatamente, è utile anche al sottoscritto e che esistono colleghi che riescono a lavorare in team in modo molto più che professionale.

Quello che voglio evidenziare, invece, è che non bisogna mai affidarsi ciecamente al passaparola e svolgere qualche piccola ulteriore indagine.

Cosa potreste fare per proteggervi dai rischi che abbiamo analizzato?

* Se scegliete un fotografo che lavora in team fate in modo di assicurarvi la sua presenza durante il giorno del matrimonio, semmai attraverso una previsione contrattuale. Se ciò non fosse possibile, ma vorreste comunque avvalervi dello studio fotografico, chiedete, prima della firma del contratto, di conoscere personalmente chi dovrà sostituire il fotografo principale e/o l’eventuale secondo fotografo, cercate di capire attraverso domande mirate se si tratta di professionisti o di lavoratori occasionali, se l’attrezzatura utilizzata prevede o meno sistemi di backup delle immagini e soprattutto ricordate di visionare i loro lavori per capire se fanno al caso vostro. Perché seppur si tratti di collaboratori dello studio scelto, sono in realtà fotografi diversi, con personalità, stile ed esperienze che potrebbero differire notevolmente da quelle appannaggio del fotografo titolare.

Personalmente, ad esempio, ho scelto di assumere un numero limitato di incarichi all’anno proprio per scongiurare tali rischi. Dal mio punto di vista risulta etico e professionale garantire la presenza durante il giorno del matrimonio. La coppia ha acquistato il mio sorriso, il mio modo di fare, il mio stile fotografico, il mio metodo di lavoro. Tutte variabili insostituibili che forniscono il risultato che loro si aspettano da me. È evidente che potrebbe capitare anche al sottoscritto di non presentarsi il giorno dell’evento per cause straordinarie o non prevedibili, ma questa è un’altra storia e rientra nell’ordinarietà degli eventi della vita che non possiamo in alcun modo gestire. Anche in quel caso comunque avrei al mio fianco un professionista (che lavora e vive di fotografia) che può garantire la presenza e sostituirmi in caso di necessità, che preventivamente ho selezionato per la sua serietà, professionalità e per lo stile fotografico molto affine al mio, una persona che sicuramente i futuri sposi conosceranno sin dal primo incontro. Non amo lavorare in un team composto da tanti fotografi più o meno professionisti in grado di farmi assumere più incarichi nella stessa giornata. Questo mi aiuterebbe a offrire un prezzo più competitivo e a guadagnare di più, vero, ma non rappresenta la mia scelta etica e professionale. Preferisco sempre e comunque la certezza di offrire qualità senza correre rischi.

* Un altro piccolo consiglio che può aiutare a limitare il rischio, è quello di affidarsi ad Associazioni del settore che nascono con l’intento di tutelare gli sposi in un mercato sempre più difficile, più competitivo e con troppi operatori poco qualificati che offrono servizi di bassa qualità e a volte vere e proprie truffe. ANFM, ad esempio, acronimo di “Associazione Nazionale dei Fotografi Matrimonialisti” nasce proprio con l’intento di tutelare sia gli sposi che i professionisti. L’Associazione valuta molto attentamente ogni singolo professionista che si candida a farne parte, controllando ad esempio che il sito web e i lavori del fotografo rispettino elevati standard di trasparenza e qualità. Inoltre si accerta che le fotografie esposte sul sito web rappresentino lo stile fotografico dell’associato e siano il frutto del suo lavoro personale, e non di terzi collaboratori. Il tutto con la finalità di tutelare le coppie che visitano il sito stesso e valutano il lavoro ivi esposto. Pertanto rappresenta una sorta di “bollino di qualità” che un fotografo professionista conquista proprio grazie a questa attenta e meticolosa analisi nonché una garanzia di trasparenza nei confronti dei futuri sposi. Si, perché il lavoro dell’Associazione non si limita a una valutazione iniziale, ma prosegue con una vigilanza sull’operato e sul mantenimento di tali standard da parte dell’iscritto che rischia dunque, in caso infranga per qualsiasi motivo il codice etico, di essere espulso. Scegliere un fotografo ANFM vi fornirà certamente qualche garanzia in più per ottenere un lavoro di qualità e privo di rischi.

Potrei sembrare di parte, poiché anch’io sono associato ANFM, ma credo sia l’unica realtà in Italia che offra gratuitamente questo servizio per gli sposi. Per saperne di più visitate il sito web: https://www.anfm.it

Altre realtà simili sono ad esempio il Collettivo “Fotógrafos de Boda”.



– Il Mercato Digitale del pesce.

Avete presente il mercato del pesce dove i venditori solitamente urlano all’offerta del giorno o al prezzo più basso? Dove spesso vi viene un colpo a causa dei decibel che improvvisamente travolgono e perforano i timpani? Uno spettacolo, essendo originario pugliese, che un po’ mi manca, che ha il suo perché, la sua tradizione, che appartiene a un folclore che scorre anche dentro me attraverso le vene.

Quando però questo atteggiamento viene simulato sul web, la faccenda cambia e assume strani e pericolosi contorni: formule di vendita a cui, se non prestate la dovuta attenzione, quasi certamente cederete.

Succede così che i fotografi si iscrivono a portali di riferimento del settore, creano e pagano profumatamente una vetrina e la addobbano con le immagini migliori, rappresentative del proprio stile fotografico, con la speranza che i promessi sposi, osservandola, vengano folgorati dalla bellezza e invogliati al contatto. E più pagano, più si assicurano la prima pagina della ricerca nella zona di riferimento.

Gli sposi, invece, saltano tutte le vetrine, non ne sfogliano alcuna, al massimo rivolgono l’attenzione a quelle che offrono un prezzo più contenuto e puntano il mouse direttamente sul riquadro dove c’è scritto “Richiedi Preventivo”, inseriscono nome, cognome, email, numero di telefono e data del matrimonio, poi cliccano su “Invia Richiesta”. Molto spesso non compilano nemmeno il campo perché anche la richiesta è pre-compilata. Fatica zero, costo zero.

Esatto, questo è quello che succede il più delle volte. L’altra opzione che gli sposi hanno a disposizione per scegliere un fotografo, oltre al passaparola, è il web e soprattutto i portali di riferimento del wedding.

Ma, come visto, il fotografo si propone con una finalità diversa, quella di esporre il proprio stile fotografico, le proprie qualità, la propria professionalità, mentre gli sposi cercano il prezzo più basso. In sostanza non parlano la stessa lingua!

L’aspetto più frustrante per gli operatori, ma anche per gli stessi sposi, è che questa rappresenta la normalità. Come accennavo all’inizio dell’articolo, le coppie sono alla loro prima e si spera unica esperienza con il matrimonio e non conoscono il settore, pertanto l’unico mezzo che consente loro di effettuare un confronto è il prezzo! E comunque, nonostante quest’unica variabile misurabile, restano confusi più di prima, perché su questi portali trovano il fotografo “a partire da 500 euro” e quello “a partire da 2000 euro”. Come possono orientarsi in un mercato dove esiste un divario simile? Entrambi i fotografi hanno una vetrina, fotografie rappresentative del proprio stile, informazioni similari sui servizi offerti e operano nella stessa città! Allora perché uno chiede 500 euro e l’altro 2000 euro?

Perché uno di loro è più bravo e professionale dell’altro? E chi lo ha detto? E se fosse il contrario? Nel prezzo esposto è compreso solo il servizio fotografico o qualcos’altro?

Alcuni minuti dopo il “click” su “Invia Richiesta” gli sposi vengono letteralmente sommersi di telefonate, messaggi whatsapp, email, preventivi, da parte di aziende che solitamente non conoscono e che sono, com’è giusto che sia, alla ricerca di nuovi clienti. Ecco che il nostro mercato digitale del pesce prende forma.

Come colpevolizzare gli uni o gli altri? In questo marasma, specchio di una società iper veloce e tecnologicamente evoluta, in realtà nessuno ha colpa, ma è necessario saperci sguazzare per uscirne illesi.

Con un semplice “click” si ottengono così tante informazioni che diventa seriamente difficile capirci qualcosa, persino per un operatore del settore!

Ecco perché spesso le coppie non rispondono al telefono, alle email, e a tutti i tentativi di contatto da parte di aziende interessate a offrire il proprio servizio, perché è impossibile rispondere o dare ascolto a tutti!

Allora di solito i fornitori fanno a gara per essere i primi, perché i primi sono quelli che hanno la probabilità maggiore di trovare gli sposi non ancora storditi e disposti ad ascoltare.

Ancora una volta è tutta una questione di tempo, velocità. Ma anche in questo caso il rischio di schiantarsi si tramuta in certezza.

Come muoversi all’interno del mercato digitale del pesce per scegliere un fotografo senza farsi prendere dal panico?

Semplice, facendosi due sole domande alle quali cercherò di rispondere anch’io per consentirvi di fare le opportune valutazioni.

* Qual è lo stile fotografico che vi interessa?

* Quanto costa un servizio fotografico matrimoniale?

Lo stile fotografico è un modo personale di fare fotografia, un insieme di caratteristiche che vi consente di riconoscere un fotografo e distinguerlo dagli altri. È una sorta di impronta unica e inconfondibile, il marchio di fabbrica del fotografo stesso.

Riconoscerlo non è affatto semplice, soprattutto nella fotografia matrimoniale, spesso sottovalutata e relegata ai margini delle scelte artistiche.

Lo stile di un fotografo non dipende soltanto dalla tipologia di ripresa effettuata, ma anche e soprattutto dalla lavorazione successiva, la c.d. post-produzione delle fotografie. Pertanto è un qualcosa che si acquisisce nel tempo, grazie allo studio, all’esperienza e alla maturità artistica raggiunta.

Si sente spesso parlare di “reportage di matrimonio” o “reportage di nozze” per identificare una modalità di lavoro che non prevede fotografie in posa, e che tende più a raccontare gli eventi nel loro svolgersi naturale, immortalando la spontaneità dei soggetti ritratti.

Personalmente sorrido ogniqualvolta leggo l’abbinamento tra parole come “reportage” e “matrimonio” poiché dal mio punto di vista non hanno nulla in comune, ma questa è tutta un’altra storia che adesso non ha senso approfondire.

Quello che è importante per voi, invece, è tralasciare tutti i paroloni del caso e recarvi sulla vetrina del fotografo, o meglio ancora sul suo sito web per prendere visione dei lavori realizzati, senza troppe elucubrazioni mentali sullo stile fotografico.

In realtà è sufficiente comprendere se le sue fotografie vi regalano o meno emozioni e se immaginate anche il vostro matrimonio raccontato così. Appurato questo ha invece molto più senso assicurarsi che i lavori pubblicati e visionati siano integralmente farina del suo sacco e non di terzi collaboratori nemmeno menzionati. Abbiamo visto come poter sincerarsene avvalendosi di associazioni di categoria nate al fine di tutelare i futuri sposi, come ANFM.

Ogni fotografo ha uno stile fotografico diverso, c’è chi è sempre alla continua ricerca di novità, chi invece imita lo stile di altri, chi è più classico e chi meno, chi eccelle nel bianco e nero e chi gioca bene coi colori, ma per fortuna ogni occhio è comunque diverso e con un po’ di attenzione anche voi riuscirete a distinguere un fotografo dall’altro. È come innamorarsi, non conosciamo le ragioni dell’amore eppure quella persona ci attrae e ai nostri occhi è irresistibile. Così succede anche per lo stile fotografico, ci si innamora di quel modo unico di osservare e interpretare la realtà.

Se dedicate la giusta attenzione alle vetrine e ai siti web dei fotografi, tralasciando per un attimo il famigerato “prezzo” di cui ci occuperemo a breve, riuscirete a identificare una rosa di professionisti che potrebbero fare al caso vostro e che vorreste contattare per approfondirne la conoscenza. Il mio consiglio è quello di non inviare richieste generiche sui portali dedicati, ma di indirizzarle ai fotografi che realmente catturano il vostro interesse evitando, per quanto possibile, di utilizzare i form pre-compilati e scrivendo di propria mano. Bisogna ricordare che dall’altro lato ci sono persone come voi che ricevono le richieste, molte delle quali vengono sottovalutate o scartate proprio per l’assenza di personalizzazione. È questo già un primo grande passo per una comunicazione più efficace che produrrà certamente vantaggi per ambo le parti.

Bene, avete identificato i professionisti a cui inviare la richiesta, ma ognuno di loro offre il servizio a un prezzo diverso (quello riportato pubblicamente sulla vetrina o eventualmente sul sito web) e di questi tempi è sempre meglio dare un’occhiata al portafoglio prima di affrontare qualsiasi spesa. Come orientarsi allora nella giungla dei prezzi?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo porcene un’altra:

Quanto costa in media un servizio fotografico matrimoniale?

Supponiamo per un attimo che tutti i fotografi abbiano lo stesso stile fotografico e le stesse capacità tecniche e professionali.

Supponiamo inoltre che tutti siano professionisti, ovvero abbiano una regolare partita iva e svolgano prevalentemente questa attività.

Bene, il fotografo sarà l’unico fornitore che resterà al vostro fianco per tutta la durata dell’evento, dai preparativi alla festa. Si tratta perlomeno di 12 ore di lavoro. Volendo attribuire ad ogni ora di lavoro un valore di € 15,00, il fotografo dovrebbe percepire per quella giornata circa € 180,00. Ma il lavoro del fotografo non termina con la festa degli sposi e dura in media almeno altre 60 ore, necessarie per selezionare e lavorare le immagini più belle e materializzare così le fotografie dei vostri ricordi più importanti. Per queste 60 ore il fotografo dovrebbe percepire circa € 900,00. Raggiungiamo così un totale di € 1.080,00. Il fotografo, inoltre, deve retribuire il lavoro svolto dall’eventuale secondo fotografo (sempre rigorosamente consigliato) che lo aiuterà nel cogliere più agevolmente ogni piccolo dettaglio della tua giornata indimenticabile. Siamo così a un totale di € 1.260,00.

Abbiate presente che in questo calcolo estremamente semplificato ho tralasciato volutamente altri elementi di fondamentale importanza che incidono sul prezzo finale del servizio come:

* Il costo dell’ammortamento riferito all’attrezzatura di lavoro (macchine fotografiche, obiettivi, flash, etc.);

* Le ore necessarie da dedicare alla scelta e alla post-produzione delle immagini, che superano abbondantemente le 60 a cui ho fatto riferimento. In 60 ore spesso non si riesce nemmeno a effettuare una selezione tra i 4.000 – 5.000 scatti che in media vengono realizzati;

* L’esperienza del fotografo e il prestigio del suo nome;

* Lo stile fotografico che a volte può richiedere maggior attenzione e tempi di lavoro dilatati;

* L’esercizio regolare della professione che prevede ovviamente adempimenti burocratici e una tassazione di cui tener conto, a differenza del fotografo che si improvvisa matrimonialista nel tempo libero per arrotondare lo stipendio.

Per non parlare del valore che ho arbitrariamente attribuito a ogni ora di lavoro, a mio avviso largamente al di sotto di quello reale.

Anche tralasciando tali fattori abbiamo ottenuto una somma di € 1.260,00.

Inutile dire che chi offre il servizio a un prezzo inferiore può farlo esclusivamente se:

* Assume più incarichi nella stessa giornata, ovvero si occupa di più matrimoni contemporaneamente avvalendosi di collaboratori a questo preposti e non garantisce pertanto la propria presenza. Così facendo alimenta i ricavi e può proporsi a prezzi molto competitivi;

* Dedica molto meno tempo alla scelta e alla post-produzione delle immagini, utilizzando ad esempio dei “preset” di lavoro che è possibile applicare a tutte le fotografie contemporaneamente per poi dedicarsi soltanto a piccoli aggiustamenti necessari su alcune di esse. Modalità operativa che richiede al massimo un paio d’ore di lavoro. O addirittura, come ho visto fare in diverse occasioni, effettua soltanto la selezione senza lavorare alcuna immagine;

* Non è un professionista e svolge l’attività nel tempo libero, per arrotondare lo stipendio percepito svolgendo tutt’altro lavoro;

* Ha poca esperienza, non è conosciuto e per conquistare nuovi clienti attua strategie aggressive di prezzo;

* È in possesso di attrezzatura non idonea o comunque non professionale, dal costo contenuto che incide molto meno in termini di ammortamento.

E così via. Fortunatamente la matematica non è un opinione.

Pertanto è sufficiente comprendere se si è disposti a correre i rischi che come visto, per forza di cose, si celano dietro una scelta orientata a prezzi troppo competitivi.

C’è sempre una ragione dietro un prezzo inferiore ai € 1.300,00 circa. Ed è una di quelle sopraesposte.

Se poi a questo prezzo o al di sotto di esso vi offrono, oltre al servizio fotografico completo, anche l’album, il video o altri servizi aggiuntivi, beh la faccenda diventa molto seria e vi consiglio sinceramente di starne alla larga.

Non volendo in nessun modo attirare l’ira di tutti i colleghi che si propongono a prezzi inferiori, è bene precisare che stiamo facendo riferimento a un servizio fotografico matrimoniale “completo” con l’intervento di due operatori che seguono l’intero evento, dai preparativi alla festa. È evidente che qualora non desideriate, ad esempio, la ripresa dei preparativi o della festa, il prezzo sarà inferiore essendo previste meno ore di lavoro e molto meno materiale su cui lavorare.



Se dovessimo riassumere quanto fin’ora esposto potremmo discernere tra “Cosa fare” e “Cosa non fare” per scegliere il fotografo del proprio matrimonio:

COSA FARE

1. Osservare i lavori realizzati dai fotografi matrimonialisti pubblicati sulle vetrine dei portali dedicati o direttamente sui siti web.

2. Scegliere una rosa di professionisti il cui lavoro incontra i propri gusti soggettivi.

3. Inviare richieste personalizzate ai professionisti selezionati chiedendo un incontro per approfondirne la conoscenza e per valutare i dettagli del servizio offerto.

4. Rivolgersi ad associazioni dedicate alla tutela delle coppie al primo approccio con la figura del fotografo matrimonialista, come ANFM, per recuperare informazioni sui fotografi che si sta opzionando.

5. Chiedere durante l’incontro se il fotografo lavora in team e se garantisce o meno la sua presenza durante il giorno dell’evento. Qualora non fosse garantita la presenza ma si volesse usufruire ugualmente dello studio, chiedere di conoscere personalmente gli operatori che sostituiranno il fotografo principale e di visionarne i lavori per valutare lo stile fotografico. Accertarsi del possesso di attrezzatura professionale che garantisca sistemi di backup del lavoro durante le sessioni fotografiche, sia da parte del fotografo principale che degli eventuali operatori che lo sostituiranno.

6. Approfondire con il fotografo il metodo di lavoro per comprendere insieme a lui quali sono le fasi, i tempi e come si svolgerà nel suo insieme la sessione fotografica matrimoniale. Fornire informazioni e indicazioni al fotografo sulle persone importanti da ritrarre (familiari o amici), su oggetti particolarmente cari o su eventuali location preferite dove poter realizzare qualche scatto. Se non avrete una wedding planner sarà il fotografo a scandire i tempi della giornata, proprio in quanto unico operatore che seguirà l’intero evento, pertanto è fondamentale instaurare con lui un rapporto di fiducia e dedicargli il tempo necessario affinché comprenda ogni aspetto del vostro programma per condividerlo e poter realizzare il servizio fotografico a cui aspirate. Ecco perché è fortemente consigliato approfondire la conoscenza personale con i fotografi che saranno presenti il giorno del matrimonio, siano essi titolari dello studio o collaboratori.

7. Valutare il prezzo richiesto dal fotografo per il solo servizio fotografico matrimoniale in relazione a quanto già esposto sui costi del servizio stesso. Considerate che prezzi che oscillano tra i € 1.300,00 e i € 1.700,00 rientrano ampiamente nella norma per un servizio con due operatori (primo e secondo fotografo). Prezzi inferiori ai € 1.300,00 vanno valutati molto attentamente, soprattutto se comprendono album, video o altri servizi. Prezzi superiori ai € 1.700,00 possono dipendere dal prestigio e dal nome del fotografo scelto.

8. Valutare attentamente tutti gli aspetti del contratto per il servizio fotografico che deve prevedere le modalità di pagamento (anticipi e saldi), i dati degli sposi, l’indicazione dei luoghi dove si terranno i preparativi, la cerimonia e la festa, l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini più significative con la finalità di promozione dello studio stesso (questa è un’autorizzazione che può o meno essere concessa e deve risultare opzionabile), il numero minimo di fotografie che sarà realizzato e consegnato agli sposi, il supporto fisico (ad esempio chiavetta usb) contenente i files in alta risoluzione, la durata in ore del servizio fotografico e l’eventuale costo per le ore aggiuntive, il prezzo dettagliato di ogni singolo servizio aggiuntivo acquistato: video, album, etc.

COSA NON FARE

1. Affidarsi esclusivamente al passaparola.

2. Non approfondire la conoscenza personale del fotografo o dei collaboratori che saranno presenti il giorno dell’evento.

3. Inviare richieste non personalizzate ai professionisti, facendo riferimento soltanto a preventivi e prezzi.

4. Orientare la scelta in funzione del prezzo più basso o dell’inclusione di servizi aggiuntivi come album e video, soprattutto se la somma è inferiore ai € 1.300,00.

5. Tralasciare aspetti molto importanti come la presenza del fotografo scelto durante l’evento.

6. Non approfondire tutti gli aspetti del contratto per il servizio fotografico matrimoniale.

In questa piccola guida dedicata alla scelta del fotografo matrimonialista ho cercato di evidenziare gli aspetti più importanti, le difficoltà e i rischi a cui spesso i futuri sposi vanno incontro, anche inconsapevolmente, e mi auguro di aver dissipato qualche dubbio fornendovi degli strumenti in più per una scelta consapevole e priva di rischi.

Vi ringrazio dell’attenzione e vi auguro di scegliere in tutta serenità colui che renderà immortale il vostro giorno magico!

Pietro Sorano.